0.1.1.3.                    L’INASCOLTATO GENIO DI GESELL.

0.1.1.3.1                 Ma torniamo alle imprevedibili crisi economiche del 19° secolo: Smith (1723-1790), Ricardo (1722-1823), Malthus (1766-1834), Bentham (1748-1832) e Mill padre (1773-1836) erano ormai morti o decrepiti ;

0.1.1.3.1.1.           tuttavia erano ancora presenti economisti di grosso calibro come Stuart Mill (1806-1873), Jevons (1835-1882), Menger (1840-1921), Walras (1834-1910), Edgeworth ( 1854-1926), Wieser (1851-1926),

0.1.1.3.1.2.           Böhm-Bawerk (1851-1914), Marshall (1842-1924), Schmoller (1838-1917) e sociologi (ma poi diventati famosi come economisti) come Marx (1818-1883) ed Engels (1820-1895).

0.1.1.3.2                 Eppure, sullo scorcio del 19° secolo, solo un altro tedesco, economista-sociologo, dilettante ed autodidatta, ci condusse uno studio, serio, profondo, accurato e risolutivo, comprendendone e spiegandone finalmente cause e rimedi: si chiamava Silvio GESELL.

0.1.1.3.2.1.           Ma, dagli ambienti cattedratici e politici, gli venne (e viene tuttora) prestata così poca attenzione – ed invece così tanta guerra ! - da dover inizialmente pubblicare i suoi straordinari lavori a sue spese ;

0.1.1.3.2.2.           Così, nell’iniziale menefreghismo generale, il miglior cliente del suo avveniristico saggio fu il macero (il mio non volle certo essere da meno !), mentre la maggior parte delle copie delle sette edizioni successive ebbe invece l’onore del rogo nazista !

0.1.1.3.2.3.           Nessun partito affermato, nessun cattedratico raccolse la sua voce sino a renderla intelligibile alle grandi masse ;

0.1.1.3.2.4.           neanche quel Keynes - che pure lo stimava e non poco usufruì delle sue ricerche, correttamente non mai prendendosene il merito personalmente, ma neanche correggendo quando attribuitogli da altri.

0.1.1.3.3                 Ma dopo aver letto la seguente, agghiacciante profezia, come potremo continuare a pensare, che al mondo sia successa INVOLONTARIAMENTE la grande crisi degli anni 30, foriera della seconda guerra mondiale !:

0.1.1.3.3.1.           (dalla lettera di Gesell al quotidiano berlinese 'Zeitung am Mittag[1]', senza data ma presumibilmente del 1918 o comunque verso la fine della Grande Guerra  e che, per la di lui anonimità, neanche si sa se sia stata pubblicata)

0.1.1.3.3.2.            “….…Malgrado le sacre promesse, di tutte le nazioni, di mettere definitivamente al bando la guerra, malgrado quel disperato urlo delle masse popolari "Guerra MAI PIU' !",

0.1.1.3.3.2.1        malgrado qualunque e pur ragionevole speranza di un futuro migliore, verbalizzate quanto segue:

0.1.1.3.3.2.2        se non verrà cambiato l’attuale sistema monetario, che pensa solo all’interesse semplice e composto, predico, ora per allora, che entro 25 anni[2]  al massimo ci sarà un’altra e molto più terribile guerra.

0.1.1.3.3.2.3        Ne percepisco chiaramente l’incombenza, a seguito dell’elevato sviluppo tecnologico, che - malgrado le enormi perdite belliche - porterà rapidamente le industrie a straordinari risultati produttivi,

0.1.1.3.3.2.4        permettenti una capitalizzazione molto più intensa di prima: ciò non potrà che abbattere il tasso di interesse[3].

0.1.1.3.3.2.5        Allora il denaro incomincerà a ristagnare, l’attività economica diminuirà e un numero crescente di disoccupati vagabonderà per le strade;

0.1.1.3.3.2.6        con la scusa di dare lavoro ai disoccupati[4] e come già in precedenza, si ricomincerà a pensare alla conquista di territori e, per tale scopo, a fabbricare armi.

0.1.1.3.3.2.7        Le masse in sofferenza aderiranno a movimenti rivoluzionari selvaggi e fiorirà la pianta velenosa dell'estremo nazionalismo[5] che, non consentendo più, ai popoli, di comprendersi vicendevolmente, alla fine farà scoppiare un’altra guerra....................."

0.1.1.3.4                 Infatti, se durante la prima guerra mondiale (1915-1918) la tesaurizzazione dell’oro aveva costretto le Banche nazionali ad emettere cartamoneta, non appena conclusala, l’alta finanza internazionale premette per un ritorno al Gold-standard[6], a lei molto più favorevole,

0.1.1.3.4.1.           bellamente fregandosene del fatto che l’annuale produzione aurifera mondiale non consentisse di accompagnare – con il necessario incremento della circolazione monetaria –

0.1.1.3.4.2.           quegli incrementi produttivi ormai continui, in un’economia  decisamente industriale, ed in fase di grande espansione dopo la parentesi bellica.

0.1.1.3.4.3.           Ed allora, ancorché pochi anni prima, quel certo Carneade-Cassandra-Gesell[7], avesse già cercato di richiamare l'attenzione su quel fenomeno, auspicando e battendosi a spada tratta per la carta-moneta, altrimenti prevedendo quella nuova crisi ;

0.1.1.3.4.4.           ancorché avesse sbandierato ai quattro venti che – se non si fosse potuto disporre altro che delle quantità d’oro e d’argento ritrovabili, e paragonando l’economia e la circolazione monetaria a due ruote dentate –

0.1.1.3.4.5.           in questi due ingranaggi così intimamente connessi, si sarebbe verificata una diversa velocità di rotazione, talché il più lento avrebbe inevitabilmente frenato, arrestato il più veloce ;

0.1.1.3.4.6.           ancorché avesse giustamente concluso che, se non ci fosse stato abbastanza denaro per comprare tutta la produzione industriale il rallentamento del ciclo produttivo avrebbe, ovviamente, avuto conseguenze drammatiche sia sull’economia che sull’occupazione,

0.1.1.3.4.7.           solo nel 1926 l’Inghilterra si decise (ma fu la prima grande potenza a farlo) a razionalmente abbandonare il Gold-standard, convergendo sulla carta-moneta, seguita a ruota, dalle altre nazioni che contavano.

0.1.1.3.5                 Ma ormai era troppo tardi e questo indietro tutta – però inviso ed ostacolato dalla grande finanza - fu tardivo, e non riuscì ad evitare lo scontro con la terribile recessione degli anni successivi,

0.1.1.3.5.1.           [da cui occorse mezzo secolo per tirarsi fuori, dapprima grazie all’espediente di gestire deficitariamente la finanza pubblica - suggerito da Keynes[8], allo scopo di mantenere in piedi, ad ogni costo, e con ogni mezzo, l’economia - ;

0.1.1.3.5.2.           poi con l’economia di guerra (2^ guerra mondiale) in attesa di quegli anni 80 in cui la Borsa sarebbe tornata allo splendore ed importanza avuta negli anni 20.]

0.1.1.3.6                 Pur facendo di necessità virtù ed alla fine digerendo, ma veramente molto malvolentieri, la carta moneta - l’Economia Ufficiale  negò, costantemente e con la massima disinvoltura, il determinante peso, teorico e divulgativo, avuto in questa scelta da G. e dal suo accanito antimetallismo:

0.1.1.3.6.5.           già solo per questo egli avrebbe meritato quegli onori e posto sull’altare e nella cittadella cattedratica, che invece continuarono ad essergli negati; ma c’è di peggio:

0.1.1.3.6.6.           l’Economia Ufficiale riservò analogo trattamento anche alla teoria dell’icemoney, facendola propria ed attuandola sistematicamente, sia pure nella forma di svalutazione programmata,

0.1.1.3.6.7.           (istituzionalizzata di fatto, anche se con entità varia, praticamente in tutti i paesi del mondo[9] che contavano) - e così dimostrandone pienamente tutta la validità economica,

0.1.1.3.6.8.           ma ufficialmente negando qualunque riferimento alla ricerca di G., e possibilmente finanche che fosse mai esistito !

0.1.1.3.6.9.           Questo corso degli eventi sotto certi punti di vista potrebbe anche esser stato un bene per la icemoney – dati certi pericoli per il pluralismo, insiti nella sua forma cartacea, allora unica possibile -

0.1.1.3.6.10.        ma -sotto tutti gli altri ed a tutto vantaggio dell’Abominevole, debitore per antonomasia - ha attuato un vero e proprio sistematico saccheggio delle categorie creditoriali  (non dobbiamo dimenticare che tra esse vi sono i pensionati.)

0.1.1.3.6.7.           Per quello che mi consta, dei cattedratici hanno rotto questa consegna del silenzio solo Keynes - e peraltro tanto prudente nell’ammirarlo, quanto accorto nel rifornircisi d’idee -

0.1.1.3.6.1.           l’americano (di Yale) prof. Fisher - ma che poi forse lo tradì, e di cui parlerò nel seguito – il lodevolissimo e sempre interessantissimo prof. Silvano BORRUSO, italiano ma cattedratico in Africa, credo in Kenia ;

0.1.1.3.6.2.           una comparsa secondaria come l’infracitato prof. G.F. Pala[10] che lo dileggia con motivazioni veramente assurde e con conoscenza teorica più vantata che reale;

0.1.1.3.6.3.           il prof. Giovanni AURITI, di cui ignoro l’eventuale apporto teorico ma che, avendo emesso a sua cura la prima banconota gesellista italiana, il SIMEC, a carattere locale, subitone il sequestro da parte dell’Abominevole,

0.1.1.3.6.4.           con meritoria caparbietà – è riuscito ad ottenerne il dissequestro, con ordinanza del Tribunale di Chieti del 30/08/2000: un precedente davvero importante per qualunque icemoney italiana, anche se un Tribunale non ha certo il peso della Cassazione!

0.1.1.3.6.5.           Ho appreso con enorme soddisfazione i progressi del gesellismo in………Giappone ! e quasi tutti grazie ad un cattedratico dal nome impronunziabile (ma che comunque a suo tempo ho scritto in qualche nota):

0.1.1.3.6.6.           e se effettivamente in Giappone circolano la bellezza di oltre 800 icemoney geselliste, credo che esso abbia addirittura scavalcato la Germania……… grazie, Giappone, per me sei sempre stato la Germania del Sud !

0.1.1.3.6.7.           Ancormeno i politici si sono impegnati in favore di G. e della sua icemoney; parlerò successivamente (commi 0.1.2.3.i.) dell’indiano BOSE e del presidente francese DALADIER,

0.1.1.3.6.8.           mentre - anche perchè costituì il punto di partenza della mia ricerca - notevole importanza (commi 0.1.3.3.i.), dovrò dare all’unica obbiezione, seria e fondata (anche se notevolmente negativa), avanzata da un grande uomo politico italiano, Giacomo Matteotti[11], lo zio Giacomo di mia madre.



 

0.1.1.3.6.9.           Ma - per superare queste giuste pregiudiziali, trovate dal grande Socialista - quel mio lavoro del 1960, "Saggio su una moneta di ghiaccio" ipotizzava la futura realizzabilità di una variante elettronica della icemoney (nel seguito "e.icemoney"),

0.1.1.3.6.9.1.       che inoltre consentiva l’introduzione d’una corretta e rispettosa fiscalità monetaria a prova d’evasione, come vedremo ai commi 4.1.5.i. ;

0.1.1.3.6.9.2.       ma praticamente solo nel 1995 (però forse addirittura dal 1990) i progressi dell’elettronica avrebbero effettivamente consentito la realizzazione dell’ipotizzato marchingegno:

0.1.1.3.6.9.3.       comunque almeno dal 1995 l’e.icemoney è sicuramente realizzabile tecnicamente, a costo ragionevolissimo, senza più i pericoli temuti da Matteotti, con tutti i vantaggi della teoria di G., nonché con notevolissima contrazione dei costi d’amministrazione fiscale…. però continua ad essere ignorata !

0.1.1.3.7                 Eppure quell’undici settembre 2001, invece della gradevole voce della hostess, un cupo boato ci ha annunziato che la prossima fermata sarà di nuovo il baratro che tutto inghiotte e stritola,

0.1.1.3.7.1.           quell’insignificante redditività degli investimenti[12], sul cui orlo la ruota della storia ci ha riportato, col suo eterno andirivieni e che fu il preludio e l’antecedente della tragica seconda guerra mondiale.

0.1.1.3.7.2.           Ed allora quanto altro sangue, sudore e lagrime dovremo ancora far scorrere e pagare, prima che vengano, finalmente e correttamente, applicate le risolutive intuizioni di G. ?!

0.1.1.3.7.1.           Disperata è la sapienza del debole[13] !” ……ed ancor più disperata perché quando si ritiene la propria crocifissione necessaria, inevitabile, ineluttabile, voluta dal fato e magari dalle profezie,

0.1.1.3.7.2.           poi tutta questa inevitabilità funziona da droga e da anestetico, rendendoti sopportabili tormenti naturalmente intollerabili -…… e che invece appaiono -  e devono apparire !- tanto più inaccettabili e disumani quanto più  inutili e gratuiti  essi siano !

0.1.1.3.7.3.           Se non c’è rimedio, perché ti preoccupi ?……. Ma noi, gruppuscolo di cinque milioni di gesellisti, sparuto e disperso su cinque continenti – unitamente a poche manciate d’altri illuminati – sappiamo non solo che il rimedio c’è,

0.1.1.3.7.4.           ma anche dove trovarlo e come arrivarci, sappiamo la sua formula chimica e la parola d’ordine con cui ottenere l’accesso !

0.1.1.3.8.                S’afferma “La povertà in mezzo all’abbondanza è la più grande sfida[14]! …..Non è vero: con una natura umana più aliena dalla volontà di potenza, quella sfida era già vincibile un secolo fa e la necessaria rotta era già stata tracciata e comunicata;

0.1.1.3.8.1.           ora poi anche quella pregiudiziale è decaduta e davvero basterebbe solo volerla percorrere !

0.1.1.3.8.2.           Ma perfino Benedetto XVI, come anche GiovanPaolo II, retrocedono a fronte del capitalismo, nostro sistema economico apparentemente obbligatorio…..per  volontà della nazione no di certo ……forse allora per grazia di Dio o per prescrizione medica ?!

0.1.1.3.9.                Vogliamo finalmente renderci conto sia di come e quanto sia cambiata la situazione sia della nostra, dal 1989, continuamente aumentata fragilità ?

0.1.1.3.9.1.           Anche se comunismo e marxismo son stati nulli nelle loro risposte, onestamente non si può dire la stessa cosa delle loro domande, che, in occidente, hanno conseguito enormi meriti nell’arginamento della follia del Potere e del Capitale[15]:

0.1.1.3.9.2.           paradossalmente, quello stesso comunismo, fallito in oriente,   vanificando le più che legittime aspettative popolari di milioni di persone e senza mai saper dare ivi le soluzioni,

0.1.1.3.9.3.           poi - per interposte persone e per spirito di competizione - ha trovato modo di farle invece imbroccare in occidente, perché il capitalismo indubbiamente è un genio nel produrre, ma un mongoloide nel distribuire:

0.1.1.3.9.4.           tuttavia una certa dose di distribuzione è ugualmente avvenuta, ma non si può neanche minimamente pensare che ciò sia avvenuto spontaneamente ; ed allora vi siete mai chiesti per quale ragione ?

0.1.1.3.9.5.           Vi siete mai chiesti quale sarebbe stata, ora in occidente, la condizione della classe operaia, senza la rivoluzione del 1918, senza Trotskij, Lenin, Mao, Che, (di Stalin, magari, si sarebbe fatto volentieri a meno !) e senza quell’URSS, piccola madre dei poveri,

0.1.1.3.9.6.            senza la grande paura, senza – diciamolo pure ! -  la cacarella, indotta dal forte braccio sovietico – che si bluffava valido, e prontissimo ad accorrere in soccorso delle masse oppresse ?

0.1.1.3.9.7.           Insomma, in occidente la moltiplicazione é stata fatta tutta e solo dal capitalismo – è su questo non ci piove ! -  ma quel po’di divisione, che indubbiamente c’è stata, solo grazie a quel comunismo,

0.1.1.3.9.8.           che all’opposizione ha avuto non pochi meriti, anche se poi è preferibile pietosamente scordarsi e sorvolare sulla sua versione al potere, sul comunismo governativo !

0.1.1.3.9.9.           Ma nel 1989 questo equilibrio si é interrotto; sull’altro piatto della bilancia è venuto a mancare il contrappeso e le conseguenze non hanno tardato a farsi sentire:

0.1.1.3.9.10.        i ricchi hanno ripreso a diventare sempre più ricchi, ovviamente a spese dei poveri, che hanno ripreso a diventar sempre più poveri ……e questi son dati statistici e non chiacchiere ; né solamente italiani, ma mondiali !

0.1.1.3.10.             Era giusto che vincesse chi delle quattro fondamentali operazioni ignora la divisione ? …..chi sa accumulare, sottrarre, moltiplicare, ma è totalmente refrattario a dividere ?!

0.1.1.3.9.1.           come può avere il capitalismo meritato di vincere, se “La criminalità organizzata è solo il passaggio al limite del capitalismo, per correttezza tendente a zero ![16]

0.1.1.3.9.2.           ……….come allora non rimpiangere che questo criminale non abbia mostrato altrettanto senso di responsabilità, nel compiere, anch’esso e sul ring, quello stesso hara hiri rituale, attuato da un comunismo, perdente ma ancora non chiaramente sconfitto ?!?

0.1.1.3.9.3.           ………e come non esecrare che  - nella generale perplessità e preoccupazione degli onesti – mentre il capitalismo ancora intronato e perplesso si domandava, con onesta e genuina sorpresa,

0.1.1.3.9.4.           “Ma chi ha vinto ?….. con tutte le cazzate che ho fatte, non venitemi a dire che ho vinto io ?!?!” i soliti servi sciocchi lo abbiano subito cinto ‘Capitan America[17]’ e Campione del Mondo !

0.1.1.3.9.5.           Quanto meglio per l’Umanità, se quel match fosse terminato senza vincitore !… che affare se - come nei racconti del barone di Münchausen - il Leone ed il Coccodrillo si fossero divorati vicendevolmente, magari rimanendone solo le due innocue codine, con cui far giocare i bambini !!!

0.1.1.3.9.6.           Perché quell’immeritevole vincitore, quel FacciadiGloria[18], smaltita la sorpresa iniziale, ne è emerso con un’autentica aureola di superiorità,

0.1.1.3.9.6.1.       ed allora, ringhiosamente ed aggressivamente, si è subito messo a reclamare maggiori porzioni e nuove vittime, con la scusa che aveva vinto lui  !

0.1.1.3.9.7.           FacciadiGloria, invece di sbatterti la coda sui fianchi - mentre schizofrenicamente esponi la bonaria e tranquillizzante maschera del salvatore della patria e del  buon padre di famiglia, nascondendotici dietro

0.1.1.3.9.8.           prova a far un po’ d’esame di coscienza,  se per caso non sei responsabile della fame nel mondo, degli spaventosi massacri nei Balcani, Medio Oriente, New-York, guerra del Golfo, Afghanistan,  Irak, le insanguinate Nassiriya, Barcellona, Londra ;

0.1.1.3.9.9.           e poi della crisi economica italiana (ma anche mondiale),  bond argentini, Enron, Vivendi[19], Cirio, Parmalat, Alitalia e tutti gli altri disastri e sciagure - non ancora manifesti ma  incombenti !

0.1.1.3.9.10.        E se, di te, solo inspiegabilmente non tutti già attualmente dichiarano d’averne avuto abbastanza, apparentemente non ancora rilevando la loro misura colma d’orrore e di disgusto,

0.1.1.3.9.11.        ugualmente questa consapevolezza monta, avvicinando l’ora dei conti e delle lezioni di divisione:

0.1.1.3.9.12.        a te la scelta tra questo pacifico, indispensabile apprendimento od un’invocazione, ormai unanime, concorde ed angosciata, a Shiva affinché ti ordini d’autodivorarti !!


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[1] tedesco, = 'Gazzetta del mezzodì'

[2] 1918+25 = 1943, quindi entro tale data, e la guerra è effettivamente scoppiata nel 1939!!

[3] Attenzione!: anche adesso è verso i minimi storici!.....E la storia tende a ripetersi!

[4] Perfetta descrizione degli anni 30 (ma purtroppo anche dell’inizio del 21° secolo)!

[5] Certamente il nazismo, ma anche oggi certe posizioni della Lega ed il fondamentalismo islamico!..........e non anche, forse, certe recenti spedizioncelle in Afghanistan ed in Irak?!?!

[6] Vedi Bio8nota2.

[7] Risentita ironia verso l’articolo del prof. G.F. PALA pubblicato sul numero 53 de 'La Contraddizione' , Roma 1996, titolo ' IL LORD, IL PROFETA E IL ROZZO PROLETARIO, riportato integralmente al comma 4.7.7.nota1, in cui il Pala ironizza contro l’INGIUSTAMENTE SCONOSCIUTO Gesell appunto appioppandogli la battuta di don Abbondio 'Carneade, chi era costui?' Per quanto riguarda la profetessa Cassandra – come riferito da Odissea ed Eneide – essa prediceva sempre la verità; ma, essendosi rifiutata all’amore d’Apollo, era stata da lui punita con una condanna a non esser mai creduta.

[8] Tuttavia K. - che era pur sempre un signor economista! - capiva perfettamente come quanto da lui suggerito fosse solo un palliativo, tanto che alla precisa domanda sul 'cosa sarebbe successo a lungo termine?' rispose molto, ma veramente molto evasivamente "A lungo termine saremo tutti morti!" "Io - si rincresce Keynes, in quella Teoria Generale in cui pubblicamente loda il crank economist (*) Gesell (**) - mi considero dalla parte degli eretici; credo che il LORO intuito e il LORO istinto LI portino verso le conclusioni giuste. Ma io sono stato allevato nella cittadella e conosco la sua forza e il suo potere." (*) inglese, traducendo elegantemente 'economista eterodosso' o, più disinvoltamente 'economista strarompi'; (**) da K. 'Teoria Generale', libro VI cap. 23.6 : "....Lo strano ed immeritatamente trascurato profeta.....la cui opera contiene lampi di profonda intuizione....Ritengo che l’avvenire avrà più da imparare dallo spirito di Gesell che non da quello di Marx....."; K., che ha pescato parecchio, nel laghetto di Gesell, quantomeno gli dedica cinque, rispettosissime pagine!; un altro crank economist del tempo (a cui potrebbe riferirsi K., con quei pronomi al plurale) era certamente il maggiore H. Clifford DOUGLAS (1879-1952). Egli aveva intuito come - essendo il prezzo di una merce composto da [(oneri salariali) + (oneri finanziari) + (plusvalore) = (considerando, ricardianamente, le materie prime a loro volta composte solo da (oneri salariali) + (oneri finanziari) per estrarle)] mentre il denaro circolante veniva ad essere pari solo a [(oneri salariali-leggi stipendi) + (oneri finanziari- profitti di capitale)], per chiudere la circuitazione, a quest’ultimo (cioè al circolante), per comprare il primo (cioè il prezzo di vendita della produzione) sarebbe venuto inequivocabilmente a mancare la cifra del (plusvalore) : il segno d’uguaglianza è quindi improprio e, per sopperire a questa differenza (supponiamola del 10%), il circolante già nel primo ciclo di produzione avrebbe dovuto incrementare la sua velocità di circolazione ad 1.1, nel secondo ad 1.21, nel terzo ad 1.33.(ed anche prescindendo da ulteriori aumenti della produzione)............ fino ad una velocità infinita, il che è evidentemente impossibile. Altrimenti il monetarismo classico, alla lunga avrebbe costretto la produzione industriale ad un ciclo recessivo e quindi autoestinguente. Per questa considerazione Douglas raccomandava che il prezzo della merce venisse obbligatoriamente depurato anche più del plusvalore, e che lo Stato - riconoscesse l’importanza e la socialità del ciclo produttivo - ricompensando il produttore con un 'premio', equivalente, ottenuto da denaro nuovo, emesso ad ogni ciclo : in pratica una svalutazione programmata. Se invece del compenso, sostitutivo al produttore, immaginiamo una distribuzione annuale, paritaria pro capite, di questa percentuale di svalutazione a tutti i cittadini, otterremmo quello che attualmente si suol chiamare 'reddito di cittadinanza'. (Il ragionamento di Douglas, del tutto ineccepibile, è - al giorno d’oggi - alla base dei montanti compensativi attribuiti dalla CEE ai produttori di olio d’oliva, di carni, ecc.ra, per consentir loro la vendita della produzione anche nei paesi poveri.) Supporto il riferimento a Douglas, non solo sul fatto che K. lo cita ripetutamente, nella sua Teoria Generale, ma anche sull’infrariportato Canto XXII di POUND; [per il suo eccezionale ingegno possiamo perdonare al grande poeta americano il suo fascismo (come, per lo stesso motivo, io lo perdonai a mio padre)......tra l’altro P. fu anche un altro grande estimatore di G.!.......lui stesso racconta come - per perorare l’adozione della moneta di ghiaccio - abbandonasse Rapallo, malgrado il caos dei trasporti del periodo di guerra, e dopo giorni di viaggio faticoso ed avventuroso, percorresse infine un gran numero di km., a piedi e con scarpe di un numero minore del suo, pur di recarsi dal Ministro del Tesoro della Repubblica Sociale, che però fortunatamente non lo ricevette : fortunatamente perché una deprecata adozione, da parte della Repubblica di Salò, della icemoney, potrebbe ora farle negare il consenso delle democrazie]. Ecco il canto XXII : "Chiese C. H. Douglas al rinomato Mr. Bukos : / "Qual’è la causa del dissesto?" e Mr. Bukos / l’economista consulente alle Nazioni, disse : / "Mancanza di mano d'opera......". / Ma vi erano due milioni di disoccupati.....!! / C. H. s’azzittì, ormai ritenendo meglio risparmiare / il fiato per freddare la minestra, / Ma io no, e continuai a tempestare Mr. Bukos / finché mi disse: "Io sono un economista ortodosso!". / .......................... Jesu Christo!" Questo 'rinomato' (ma del tutto anagraficamente inesistente) Mr. Bukos, che cena con Douglas e Pound, è identificato, dalla critica - quindi non solo da me - appunto in K.; pur senza nominarlo, indirettamente Pound si sovviene del 'teorema di Douglas', anche nel capitolo IV del suo 'A-B-C', quando dice : "Ma una distribuzione inadeguata di banconote comprometterà l’efficacia dell’intero sistema, di ogni sistema : in ogni settore emergeranno difficoltà inaspettate e senza via d’uscita, qualora nessuno se ne prenda carico responsabilmente."

[9] In merito vedi il comma 4.1.3.nota7; gli USA sono indubbiamente il sistema economico che ha svalutato meno degli altri, però ha pure lui sempre svalutato almeno quel 2% annuo, mentre, per non mettersi a piangere, meglio non parlare della svalutazione italiana.

[10] vedi comma 4.7.7.1.

[11] ( 1885 -1924) parlamentare e possidente veneto, intellettuale di grandissimo livello, capogruppo e leader del Partito Socialista Italiano, unico ad aver avuto il consapevole coraggio di tuonare, in Parlamento, sia contro lo squadrismo che aveva gravemente condizionato il risultato di quelle elezioni del 1924, chiedendone l’annullamento, sia contro la truffaldina legge, di premio di maggioranza, approvata ad hoc ed in quell’occasione applicata per la prima volta; fu rapito a Roma il 10/06/1924 da una squadraccia fascista (rimessa in libertà dopo un anno ‘pro forma’ passato in carcere) ed immediatamente brutalmente assassinato; il suo povero corpo venne occultato sulla via Flaminia, in territorio del comune di Riano (tuttora, su quella via una croce indica la località). In quel periodo simili bravate erano tutt’altro che infrequenti, anche se la stampa le taceva o taroccava, per non allarmare la pubblica opinione. Ma, per il caso Matteotti, vuoi per la grande e nobile figura dell’illustre vittima, vuoi per la sua grande notorietà ed importanza, l’Italia veramente insorse e fu sconvolta, come se solo allora si fosse consapevolizzata della sua gravissima posizione politica : quello fu l’unico momento, prima dell’8 settembre 43, in cui il regime fascista si trovò nella fogna e, se ci fosse stato un altro leader, del livello di Matteotti, forse si sarebbe anche riusciti ad abbatterlo. Per mia madre, Laetitia BOSCHI HÜBER (04/08/1906 - 09/12/1972), egli era non solo un vecchio amico di famiglia (il padre Attilio, socialista e capo degli uffici legali di ambedue le ambasciate del poderoso Impero tedesco e del poco meno potente austroungarico, gli faceva da collegamento col socialismo germanico) ed un vicino di casa, ma anche un vice-padre, nonché venerato Maestro ideologico. Dopo essersi prodigata come oratrice ed agit-prop per tutta la campagna elettorale delle sfortunate elezioni del 1924, sconvolta dal suo assassinio, gli dedicò, con grande coraggio e nocumento personale  (la sua raccolta di poesie  'A TENTONI', Ed. 1925, fu sequestrata e distrutta) l’infrariportata splendida poesia, troppo presto ed ingiustamente dimenticata. Ovviamente il punto di partenza è evangelico, Giovanni 12.24-25: “Nisi frumentum cadens in terram mortuum fuerit, ipsum solum manet, si autem mortuum fuerit, multum fructum affert. Qui amat animam suam perdet eam: et qui odit animam suam in hoc mundo, in vitam aeternam custodit eam. (*)” ma è mirabile l’uso che ne viene fatto. (*) ‘Se il frumento caduto a terra non morisse, non crescerebbe, mentre morendo dà buon frutto. Chi ama la sua esistenza la perderà, mentre chi saprà sottovalutarla in questo mondo, se la garantirà in eterno.

[12] Paradossalmente, per l’economia mondiale, che gli Americani buttino bombe sulla Serbia, in Afghanistan od in Irak, o siano bombardati nelle Torri Gemelle e Pentagono, (assolutamente insignificanti sono i morti, sia inflitti che subiti!) ha identico effetto, rivitalizzante la macchina produttiva, ricreando ordini, commesse, appalti, lavoro, insomma business, nonché appunto la necessità di quei finanziamenti che immediatamente fanno risalire il saggio d’interesse, risultato sperato ed atteso dai mercati!! Non per niente Keynes proponeva sarcasticamente, come alternativa economica alla guerra, che i due Abominevoli, economicamente aggravati, commissionassero e pagassero un doppio appalto, dapprima a scavar buche nella terra, poi a ririempirle, paradossalmente con la stessa terra precedentemente levata, ma almeno così si sarebbe potuto evitare di doverle riempire di cadaveri!! Per queste considerazioni, imitando la O. Fallaci, io mi son subito schierato col popolo americano, che – anche se inconsapevolmente e mentre gli europei si fregano le mani (ma si guardano bene dall’imitarli) – sopporta quasi esclusivamente in proprio un’emorragia invece necessaria a tutto il mondo; ma in quanto ai loro governanti, sarò malizioso io, ma preferirei davvero che si limitassero a seguire il succitato consiglio di Keynes…………..

[13] Eccl. 9.16: quanto l’ho provata e come la conosco bene!

[14] “Poverty amid plenty is the world’s greatest challenge!” dal ‘World development report’ del 2001; sullo stesso argomento hanno comunque anche tuonato sia GiovanPaolo II che Benedetto XVI.

[15] Ricordo che il grande Schumpeter corse il rischio d’incappare nella crociata maccartista e che Bob Kennedy ha detto “Se fossi un peon sudamericano – e non il candidato presidente! – sarei comunista anch’io!”

[16] Il ‘Cash’ di Zurigo, 07/08/01 attribuiva il kalauer “Der organisierter Kriminalität ist nur verschärfter Kapitalismus” letteralmente La criminalità organizzata è solo Capitalismo aggravato.’ allo sconosciutissimo sig. Schwerdtfeger, Commissario Capo di Düsseldorf; l’ho tradotta un po’ liberamente ma – credo – migliorandola; anche se quel cognome ‘Spazzino-appesantito’ fà pensare ad uno scherzo giornalistico, se effettivamente sua, quello sconosciuto commissario Capo avrebbe fatto un’osservazione davvero straordinaria, degna del miglior Brecht, della sua Opera da tre soldi e di un riconoscimento ufficiale!

[17] invincibile personaggio dei peggiori fumetti.

[18] Per la comprensione: Shiva (*) aveva creato il ferocissimo mostro leonino Kirttimukha (=Faccia di gloria) per sbranare Rahu (forse un mio antenato?), che lo aveva offeso; ma poi alle sue implorazioni di perdono, se ne pentì, e proibì a Kirttimukha di divorare sia Rahu che gli altri buoni esseri viventi. Ma poiché Kirttimukha, essendo stato da lui creato carnivoro, giustamente reclamava che il Dio gli consentisse un qualche alimento, Shiva, con un lampo di genio, gli assegnò come cibo se stesso, ordinandogli di auto-divorarsi, cosa che l’affamatissimo mostro fece, finché non rimase che la sua orribile maschera, quella appunto appesa sopra gli accessi ai templi di Shiva.  (*) Dio indiano

[19] Colossali crac societari uno in USA l’altro in Francia.