0.1.2.           TRA LE DUE GUERRE MONDIALI: LA CONGIURA DEI DECRETI- LEGGE, DELLA MANU-MILITARI, DEL SILENZIO

 

0.1.2.1.     L’ESPERIMENTO DI SCHWANENBERG.

0.1.2.1.1.              Nel 1929, appunto al centro di quella crisi economica da insignificante redditività del capitale, in Germania, Baviera (??[1]), cittadina di Schwanenberg, il Dr. HEBECKER, imprenditore carbonifero semi-fallito, ancorché attento lettore di un certo Carneade-Gesell,

0.1.2.1.1.1.         improvvisamente convocò i suoi dipendenti, esponendogli la sua drammatica situazione di liquidità (ovviamente accompagnata da un’enorme giacenza di carbone invenduto) e mettendoli di fronte a questo aut-aut:

0.1.2.1.1.2.         o il licenziamento, per sospensione dell’attività, oppure l’accettazione, in pagamento del 90% del salario, di buoni - da lui battezzati 'Wära' [2] - redimibili in carbone e con le altre condizioni appunto previste da Gesell per il suo denaro di ghiaccio.

0.1.2.1.1.3.         (Egli aveva già preliminarmente parlato coi proprietari immobiliari, banche, Comune e negozianti, che si erano dichiarati disposti ad accettarli in pagamento di merci e servizi, contando, alla peggio, di rivalersi sul carbone di Hebecker.)

0.1.2.1.2.              Non appena fu conosciuta quella proposta oscena, certo non gradita ed inizialmente accettata a denti stretti, venne subito imitata dalle altre imprese, allora sempre sull’orlo del fallimento per motivo analogo, cioè la mancanza di denaro:

0.1.2.1.2.1.          del resto - essendo di per sè, l’economia assai più ristretta e locale, di quanto non lo sia attualmente - più partecipanti entravano nella combinazione, accettando i Wära in pagamento, tanto più poi valeva la pena, anche per altri, di parteciparci,

0.1.2.1.2.2.         perchè, non appena questi buoni fossero stati accettati nella quasi generalità delle contrattazioni, potevano essere statisticamente recepiti da ognuno nella stessa proporzione: il sistema, insomma, era autoisterizzante.

0.1.2.1.3.              Così questi Wära finirono per circolare molto e rapidissimamente rimettendo in funzione l’economia della regione, finché il fenomeno non divenne talmente massivo

0.1.2.1.3.1.         da richiamare la sgraditissima attenzione del Cancelliere Heinrich BRÜNING (1885-1970), capo del Partito del Centro (cattolico) e galantuomo, che dapprima li considerò stupito, benevolmente e con un certo interesse;

 

0.1.2.1.3.2.         ma, poiché la legge tedesca riservava alla Banca Federale il monopolio della signoria[3] e l’alta finanza blaterava d’attentato alle finanze dello Stato, poi non poté fare a meno di interdirne l’uso,

0.1.2.1.3.3.         emanando - anche se forse personalmente a malincuore - decreti-legge di emergenza, che proibirono definitivamente qualunque successiva emissione, a qualsiasi titolo, di moneta parallela, comunque chiamata e definita.

0.1.2.1.4.               La fine dei Wära riportò disoccupazione, miseria, fame, proprio nel momento in cui, cresceva, soprattutto tra i disoccupati, il seguito di quel fatale immigrato austriaco con il baffetto a mosca,

0.1.2.1.4.1.         che aveva l’accento tirolese, essendo nato il 20/04/1899 a Braunau sull’Inn[4] (unica cosa – è un fiume - che la dividesse dalla Baviera e quindi dalla Germania, dato che i suoi abitanti avevano una lunga tradizione di ostilità a Vienna)

0.1.2.1.4.2.          .........................ed il futuro prossimo avrebbe dimostrato che sarebbe stato meglio - ma veramente molto meglio! - non avergli similmente agevolato il compito.

 

0.1.2.2.     L’ESPERIMENTO DI WÖRGL.

0.1.2.2.1.              Tuttavia quello che non poteva più accadere in Germania, accadde ancora in Austria, nel Tirolo, anno 1932; ed in questo caso abbiamo anche la fortuna d’un testimone oculare, Fritz SCHWARTZ,

0.1.2.2.1.1.          che lo ha, dettagliatamente e nostalgicamente, raccontato - in un suo libro del 1951[5], che passo a riassumere.

0.1.2.2.2.               Wörgl è una ridente cittadina tirolese, allora con 4.000 abitanti, sul fiume Inn, nel distretto di Voraralberg, ai piedi delle Alpi di Kitzbühel - famosa stazione sciistica da cui dista una venticinquina di km. – e poco meno ne dista dal confine bavarese;

0.1.2.2.2.1.         ed il suo borgomastro[6] Michael, dal cognome per noi scioglilingua UNTERGUGGENBERGER (1884-1936), meccanico ed ex-ferroviere, non solo è insolitamente intelligente e colto, ma ha anche letto sia Marx che il suo antidoto (appunto Gesell).

0.1.2.2.3.              Non tanto per attuare una vera e propria, stolida, manovra deflazionistica, quanto per l’elevatissimo prezzo e la scarsa disponibilità dell’oro, a seguito del ritorno al Gold-standard,

0.1.2.2.3.1.         la Banca Nazionale austriaca s’era vista costretta a ridurre la circolazione, dai precedenti 1.100 milioni di scellini, ai 900 milioni circa, mettendo letteralmente in ginocchio l’economia:

0.1.2.2.3.2.         così circa 1500 abitanti di Wörgl, cioè oltre il 35% dei suoi 4.000, erano disoccupati; e, come Federico II il borgomastro si vergognava di governare su un popolo di pezzenti, tanto che il nostro bravo primo cittadino decise di affrontare la situazione ricorrendo agli insegnamenti di mastro Gesell;

0.1.2.2.3.3.         (tra qualche anno Pound dirà, assai intelligentemente, ilarmente e con felicissima immagine che, "Chi sostenga che il Pubblico non possa perseguire i suoi scopi sociali per mancanza di denaro, dimostra la stessa malafede di chi sostenga che non si possono costruire strade per mancanza di chilometri!")

0.1.2.2.3.4.         Pertanto il borgomastro, così pieno d’iniziativa e malato d’attivismo (malgrado quella tubercolosi che lo porterà in breve alla tomba), dopo un accorto ed intelligente lavoro locale di preparazione presso imprenditori, commercianti, banca ed abitanti,

0.1.2.2.3.5.         fa stampare 32.000 scellini [7] sotto forma di 'Bestätigter Arbeitswerte' - cioè accortamente non qualificandoli denaro, ma certificati (attestazione) di valore di lavoro:

0.1.2.2.3.6.         questa somma equivale a circa 18 suoi stipendi mensili, ma poi però - forse anche ammonito dall’esperienza precedente - in 14 mesi ne utilizzerà solo 5.500 circa, né avrà bisogno di (o forse deliberatamente non osa) spendere gli altri;

0.1.2.2.3.7.         tagli da uno, cinque e dieci scellini, che scadono dopo un mese, ma possono essere prorogati applicandovi, a proprie spese, una marca - acquistabile in Comune - pari all’1% mensile (12% annuo) del valore facciale;

0.1.2.2.3.8.         come dalla teoria di Gesell (vedi commi 4.1.i) tutto il resto: essi possono essere depositati in banca alla pari, ma senza fruttare interessi (la banca dovrà però affrettarsi a prestarli per non soggiacere in proprio alla perdita)

0.1.2.2.3.9.         ed anche essere scambiati contro banconote, purché con un agio del 5% (100 scellini di certificati insomma ne fruttano 95 di vere banconote).

0.1.2.2.4.              Questi certificati sembrano talmente denaro del Monopoli che un ladro, introdottosi in un’abitazione, neanche li ruba (mentre, ovviamente, sottrae tutti gli altri valori tradizionali)!

0.1.2.2.4.1.         Ed a Wörgl, nelle mani di ogni abitante vi sono mediamente 1,5 scellini in icemoney contro 150 scellini in moneta tradizionale ; eppure ancora una volta trova dimostrazione la legge di Say, ed il denaro cattivo letteralmente scaccia quello buono:

0.1.2.2.4.2.         gli scellini di ghiaccio cambiano mano mediamente circa 36 volte al mese, sviluppando, nei 14 mesi dell’esperimento un volume d’affari di 2,5 milioni di scellini, mentre il denaro buono retrocede a circa soli 5 passaggi di mano mensili!

0.1.2.2.4.3.         Il Comune, che li accetta in pagamento delle imposte e servizi, li rispende immediatamente in opere pubbliche, facendo lavorare tutti i disoccupati: vengono costruiti ex novo un ponte sull’Inn, quattro strade, rimodernate le fognature, ampliata la rete elettrica;

0.1.2.2.4.4.         e non si pensa solo all’utile, ma anche al dilettevole perchè ci si leva lo sfizio di realizzare un trampolino di salto con gli ski, che fa venire il coccolone a Kitzbühel!

0.1.2.2.5.              Insomma, mentre tutto il resto dell’Austria langue, nella spaventosa crisi economica degli anni trenta, a Wörgl si lavora sodo ed a pieno regime, si vive decorosamente, i prezzi sono stabili, il benessere aumenta:

0.1.2.2.5.1.         così gli esterrefatti esponenti economici e politici di ogni tendenza incominciano in devoto pellegrinaggio ad affluire in quella basilica, per rendersi conto delle ragioni di quell’incredibile miracolo e spiarne il tecnicismo,

0.1.2.2.5.2.         mentre anche l’ingelosita Kitzbühel - oltre ad aver incominciato ad accettare quelli di Wörgl - ha emesso 3.000 scellini di suoi certificati, ed i 300.000 Tirolesi circostanti osservano, arrazzati ed impazienti di condividere quella manna.

0.1.2.2.6.              Ma nell’agosto 1932, il flusso dei visitatori purtroppo porta anche il dott. RINTELEN, alto funzionario dell’Abominevole: il Comune è gestito molto managerialmente, e certo insolitamente, ma il suo bilancio è regolare;

0.1.2.2.6.1.         dato che tutto procede per il meglio, non sembrerebbe assolutamente il caso d’intralciare il corso degli eventi; ma ancora una volta vien fuori tutta la negatività di Poteron de' Poteroni.......

0.1.2.2.6.2.         Perchè, anche in Austria, l’art. 122 della costituzione riserva alla Banca Nazionale il diritto di signoria, e Wörgl - o per meglio dire il suo borgomastro - ha quindi commesso un’illegalità e viene diffidato a cessarla!

0.1.2.2.7.              L’ordine governativo di ritiro dei certificati scadrebbe il 15 settembre 1933; ed invano il bravo borgomastro ricorre alla Corte Suprema, riuscendo solo a guadagnare un altro bimestre:

0.1.2.2.7.1.         il 15 novembre - con velocità incredibile e veramente sospetta (anche se siamo in Austria e non certo in Italia!) -, quel supremo consesso deposita la sua sentenza, rigettante l’appello ed archiviante l’esperimento.

0.1.2.2.7.2.         Ma se ne è talmente parlato - e non solo in Austria - che il 24 maggio del 1933, nella cittadina svizzera di Winterthur, U. ha addirittura tenuto un’affollatissima (si dice oltre mille persone) conferenza,

0.1.2.2.7.3.         che è stato invitato a ripetere a Ginevra il 3 settembre: non potrà farlo perchè gli vien ritirato il passaporto per carico pendente!

 

0.1.2.3.     GLI ESPERIMENTI AMERICANI – DI NIZZA - LA PROPOSTA DALADIER E MORTE DI GESELL.

0.1.2.3.1.              Negli anni 30, la moneta di ghiaccio geselliana (icemoney) sbarcò anche negli Stati Uniti, importata da chi sembrava stimare G. addirittura più di Keynes, cioè l’economista ortodosso Prof. Irving FISHER (1867-1947),

0.1.2.3.1.1.           più noto per la tanto scontata quanto famosa, ‘Legge sul credito’: “Il rischio (d’insolvenza) è inversamente proporzionale alla conoscenza (che si ha del debitore e della sua attività)”,

0.1.2.3.1.1.1.       nonché per quella tragicomica (ed evidentemente coartata) dichiarazione alla stampa del 17 ottobre 1929 (cioè appena undici giorni prima del crollo di Wall Street e della fine del mondo!!!),

0.1.2.3.1.1.2.       che ormai della Borsa ci si poteva fidare, si poteva star tranquilli, perchè "La Borsa ha ormai raggiunto una notevole stabilità!"……roba veramente da premio igNobel!!

0.1.2.3.2.2.           Da 'Boom e Depressioni' (1933) p. 142: "Se si riuscisse a far ricircolare il denaro come in precedenza, l’economia si riprenderebbe; e, per questo scopo (di incentivare per le vie brevi gli acquirenti), è stato studiato un unico piano, quello del 'dollaro datato' - una specie di tassa di decumulo.

0.1.2.3.1.2.1        Non venni a conoscenza di questo progetto se non dopo che questo libro era stato finito, ma sicuramente esso offre il più efficiente metodo per evitare la ritenzione e probabilmente quello più veloce per tirarsi fuori dalla depressione."

0.1.2.3.1.3.           Moneta stabile (1934) pp. 9, 11. "Per regolare la circolazione monetaria, uno degli accorgimenti più interessanti, lo si ritrova nello spezzettamento delle monete d’argento mitteleuropee tra il 1150 ed il 1350.

0.1.2.3.1.3.1        Come conseguenza di troppo frequenti punzonature, apportanti una diminuzione del valore perché tutte le volte i signorotti accaparravano un po' di metallo come loro abituale guadagno,

0.1.2.3.1.3.2        le monete erano, a poco a poco, diventate così crude e sottili, da poter ormai essere punzonate solo su un lato e si spezzavano facilmente:

0.1.2.3.1.3.3        il nome 'Brakteaten' [8] proveniva indubbiamente da questa caratteristica ed in alcuni casi venivano spezzate ad arte per ottenere tagli minori di grandezza da 1 fino a 3 cm.

0.1.2.3.1.3.4        Lo scopo principale di questa fragilità monetaria era tuttavia quella di farla riaffluire, prima o poi, alla coniatura; i signorotti presero infatti l’abitudine di ritirare tutte le monete in circolazione anche due o tre volte l’anno,

0.1.2.3.1.3.5        pretendendo un diritto di coniatura (signoria) del 25%, che quindi procurava, ai baroni e/o vescovi, un utile continuo ed agevole, anche se non eccessivo."

0.1.2.3.1.3.6        ........(omissis)........"Si dice che l’attività, l’artigianato e le libere professioni ricevessero un stimolo dalla grande fretta delle persone di dar via i loro soldi. . ."

0.1.2.3.1.3.7        “……..Questo primo tentativo di controllo della velocità di circolazione è di particolare interesse nella storia della stabilizzazione (monetaria).

0.1.2.3.1.3.8        Dopo che le monete spezzabili furono scomparse, cioè verso il 1350, questo tentativo fu dimenticato, finché non riapparve definitivamente negli scritti di Silvio Gesell,

0.1.2.3.1.3.9        Dopo la cui morte una simile forma di stimolazione venne tentata in Germania, Austria e Stati Uniti, tra il 1931 ed il 1933."

0.1.2.3.1.4.           Banconote da convalidare (1933) p. 67. "Ci sono alcuni di noi che credono che le banconote da convalidare siano tutt’altro che una valuta ausiliaria e provvisoria per la presente emergenza,

0.1.2.3.1.4.1        ritenendo che se il loro volume in circolazione e l’importo di decumulo fossero regolati in base alle varie condizioni, esse sarebbero il migliore incentivatore della velocità di circolazione, diventando un imprevisto fattore di stabilizzazione del livello dei prezzi."

0.1.2.3.2.                Mentre l’Alta finanza americana ed il potere esecutivo vedeva l’icemoney come il fumo negli occhi, l’opinione pubblica incominciò a considerarla con notevole interesse, ed in Usa, non si può andare contro l’opinione pubblica.

0.1.2.3.2.1.           E questo sarebbe davvero un formidabile ed invidiabilissimo punto di forza di quel popolo, se poi esso – giovane, ingenuo e niente affatto smaliziato come quelli europei - non si lasciasse incredibilmente manipolare, da centri di potere più o meno occulti, mass media e lobbies varie,

0.1.2.3.2.2.           a cui finisce per credere ciecamente e come se fosse totalmente privo di un proprio senso critico, assaporando la pastura ed abboccando facilissimamente a tutte le esche uncinate,

0.1.2.3.2.3.           talché, per i politici, la pubblica opinione non ha mai rappresentato un problema, perchè basta modificarla nel senso voluto, basta insomma toglier la sete a furia di prosciutto.

0.1.2.3.2.3.1.       Esempio lampante un sette dicembre ben precedente quell’undici settembre: ancorché avesse più volte affermato che “non avrebbe mandato i suoi ragazzi a morire in una guerra europea” Fr. D. ROOSEVELT (1882-1945, presidente dal 1933 al 1945, quindi lo stesso che poi bocciò il dollaro di ghiaccio),

0.1.2.3.2.3.2.       si era reso perfettamente conto che, stroncando la Germania al solo prezzo di mezzo milione di morti – e la vittoria, ancorché sempre sanguinosa, era tuttavia sicura, grazie a quella coalizione ormai mondiale – il gigante USA sarebbe diventato padrone del mondo.

0.1.2.3.2.3.3.       Ma l’isolazionista opinione pubblica invece non lo voleva né lo desiderava; e - giustamente estrapolando la legge di Monroe - da ‘l’America agli Americani’ essa ricavava ‘l’Europa agli Europei e l’Asia agli Asiatici’; pertanto occorreva o convertirla o metterla di fronte all’inevitabile, al fatto compiuto.

0.1.2.3.2.3.4.       Niente di più facile: bastò negare ai Giapponesi quel petrolio di cui non potevano assolutamente fare a meno, e - conservatesi accortamente le quattro moderne ed indispensabili portaerei,

0.1.2.3.2.3.5.       la cui enorme potenza si sarebbe vista a Midway - e, come nel gioco degli scacchi, lasciare ferri vecchi ed altro materiale in presa, a quei cari musi gialli,

0.1.2.3.2.3.6.       sprovveduti sino al punto di continuare a trasmettere ordini, alla loro flotta d’attacco, con un cifrario che gli allora molto più tecnologici Americani avevano decrittato da così tanto tempo, da averci potuto realizzare un elaboratore, a schede perforate, effettuante le restituzioni in tempo reale!

0.1.2.3.2.3.7.       ………….. due o tremila morti e la mentalità di Alamo[9] avrebbe fatto il resto, ridestando il gigante addormentato, che invece spontaneamente avrebbe fatto un altro dantesco gran rifiuto della strenuous life[10] !

0.1.2.3.3.                Ovviamente anche per il dollaro di ghiaccio l’esecutivo doveva mostrarsi neutrale ed al servizio dell’opinione pubblica, lasciando ad essa il compito di rifiutarlo: doveva essere così, tanto no problem:

0.1.2.3.3.1.           per prima cosa il Tesoro americano nominò una commissione di studio che – riconoscendo la propria inadeguatezza – si rimise al parere del prof. Fisher, il cattedratico di Yale e indiscutibilmente il tecnico USA più preparato sull’argomento;

0.1.2.3.3.2.           per secondo fece tuttavia pervenire a Fisher proprie osservazioni-raccomandazioni apparentemente fondate ed animate dalle migliori intenzioni:

0.1.2.3.3.2.1.       notoriamente G. aveva infatti indicato intorno al 5,2% annuo il montante di decumulo dell’icemoney, riservandosi d’eventualmente aumentarlo successivamente, dopo cioè aver valutato i risultati di quel primo impatto;

0.1.2.3.3.2.2.        tuttavia questa sua indicazione era evidentemente riferibile ad una situazione economica normale, e non ad una terribilmente incasinata dalle conseguenze della crisi del 1929 e con circolazione monetaria praticamente assente;

0.1.2.3.3.2.3.       secondo il Tesoro americano - imponendosi un’eccezionale massificazione della velocità di circolazione – per lo sperimentale icedollar era auspicabile lo spaventoso ed incredibile[11] montante di decumulo del 2% a settimana, circa il 104% annuale,

0.1.2.3.3.2.4.       salvo rimettersi con completa fiducia a quell’eventualmente maggior valore che avesse ritenuto d’indicare il superesperto (peste lo colga se fosse di parere contrario).

0.1.2.3.3.2.5.       Ancorché nulla risulti dai suoi scritti, i casi sono due: o Fisher, capita l’antifona - che c’era in ballo la sua carriera – si rassegnò, incredibilmente avallando quella spaventosa percentuale, senza protestare per quell’assurda ventuplicazione del montante di decumulo,

0.1.2.3.3.2.4.1.            (che inevitabilmente avrebbe portato gli Americani a pisciare sopra l’icedollar, perché ottima, ovunque e sempre, è la misura;) ed in questo caso si sarebbe davvero comportato da Giuda!

0.1.2.3.3.2.4.2.            Ma non si può neanche escludere che – forse a conoscenza delle conclusioni di Matteotti (od essendosele ricavate autonomamente) –

0.1.2.3.3.2.4.3.            egli abbia preferito non bruciare anticipatamente l’icemoney cartacea, avendone intuiti i rischi: ed in tal caso sarebbe stato il Salvatore di quel geniale concetto, ancora in forma impropria!

0.1.2.3.3.2.4.4.            [Non dobbiamo dimenticare che fanno sicuramente parte dell’imprinting americano sia l’affermazione di Jefferson (“Se il popolo americano attribuisse il controllo della circolazione monetaria a banche private, queste - e gli enti costituitisi attorno ad esse - finirebbero per spogliarlo di tutte le sue ricchezze……

0.1.2.3.3.2.4.5.            ….Io mi auguro che riusciremo a schiacciare sul nascere l’oligarchia degli istituti monetari, la cui sfacciataggine ormai comincia a sfidare il Governo e le leggi della nostra patria.”) sia quella di M. A. Rothschild (“Datemi il diritto di emettere e controllare il denaro di una nazione e potrò infischiarmene di chi fa le leggi!”);

0.1.2.3.3.2.4.6.            Perché se – appunto come temuto da Matteotti e come probabilmente sarebbe successo -– l’icedollar cartaceo avesse apportato la dittatura del Morgan pro-tempore, realizzando a breve, tra i continenti, quello stato di guerra permanente e di scontro tra tiranni ipotizzato da Orwell nel suo cupo ‘1984’,

0.1.2.3.3.2.4.7.            oggi dovremmo esser tutti grati a Fisher che quel suo svarione nell’opinione pubblica americana abbia solo bruscata la icemoney cartacea, ma non bruciandola completamente, così evitando, alla sua sorella elettronica, il panico del gatto scottato che teme l’acqua fredda!]

0.1.2.3.3.3.           Ottenuta la convergenza di Fisher sul montante di decumulo al 2% a settimana, il Tesoro si mise ugualmente a perder tempo, lasciandosi scavalcare dall’iniziativa privata e benignamente tollerando l’emissione locale di monete geselliste basate su quel parametro.

0.1.2.3.3.3.1.       Ma – a differenza dei due esperimenti austrotedeschi – parecchi degli esperimenti americani non furono condotti in buona fede, ma addirittura all’insegna del prendi il denaro buono e fuggi;

0.1.2.3.3.3.2.       mentre gli altri – soprattutto quello serissimo condotto nell’intiera cittadina di Knoxville – portarono la gente a maggioritariamente rifiutare quegli icedollars, troppo penalizzanti;

0.1.2.3.3.3.3.       nel complesso l’opinione pubblica, sentendosi fregata, si distaccò talmente dall’icemoney d’apprendere forse addirittura con un sospiro di sollievo la notizia (1932) della bocciatura, al Congresso, della proposta d’emissione sperimentale.

 

0.1.2.3.4.                In Francia avvenne una sola sperimentazione di icemoney, a Nizza, ma senza che proseguisse, mentre nel 1933 il presidente Daladier addirittura propose al congresso del suo Partito (Radicale) d’inserire nel proprio programma l’emissione di icemoney;

0.1.2.3.4.1.           ma, a quei tempi, la maggioranza di quel partito faceva quadrato attorno ad una lobby di banchieri, che s’affrettarono a far decadere la proposta Daladier.

0.1.2.3.5.                Comunque la morte, avvenuta nel 1930 (cioè agli albori del nazismo), risparmiò a Gesell sia il dolore di tutta quell’incomprensione che la mortificazione dei successivi roghi della sua meravigliosa opera e della persecuzione nazista dei suoi seguaci:

0.1.2.3.5.1.           delle precedenti otto edizioni tedesche sopravvissero solo poche copie, inoltre introvabili nelle biblioteche, e la nona edizione poté uscire solo nel 1948, cioè dopo l’abbattimento della dittatura.

0.1.2.3.5.2.           Un partito gesellista si presentò alle prime e di nuovo libere elezioni tedesche del dopoguerra, ma non raggiunse il quorum, per cui non ottenne rappresentanti.

0.1.2.3.5.3.           Ma il fallimento americano aveva dimostrato tutta la validità e superiorità del muro di gomma, a cui il capitale si riportò anche successivamente: non più il pugno di ferro dei decreti legge o sentenze,

0.1.2.3.5.4.           perché la lotta diretta avrebbe pur sempre favorito la diffusione di quelle pericolosissime idee: non per niente Voltaire ha intelligentemente detto “Bene, o male, non ha importanza, purché si parli di me!

0.1.2.3.5.5.           Molto, ma infinitamente molto meglio seppellirle attraverso l’ostracismo editoriale e giornalistico; poiché nel frattempo scomparivano anche gli ultimi collaboratori di Gesell

0.1.2.3.5.6.            e suoi autorevoli stimatori come KEYNES, POUND, EINSTEIN [12], BOSE [13], H. BERNOULLI[14] il Capitale, apparentemente vittorioso, tirò un gran sospiro di sollievo:

0.1.2.3.5.7.           per costruire un’umanitá nuova e liberata dalla maggior parte dei vincoli e superstizioni del passato, lo spettro del gesellismo – l’unico che veramente poteva affossare il Capitale - s’era aggirato inquieto, ovunque facendogli accapponare la pelle,

0.1.2.3.5.8.           ma subito - in santa alleanza anti-intrusione e dimentichi delle precedenti discordie e rivalità - gli si eran coalizzati contro tutti i centri di potere del vecchio e del nuovo mondo[15] -

0.1.2.3.5.9.           apparentemente conseguendo una travolgente e definitiva vittoria, che avrebbe lasciato il capitale tranquillo forse definitivamente! …….

 

0.1.2.3.5.10.        Ed invece era già nato e si stava formando un altro sangue-misto, ma non più solo mitteleuropeo (tedesco-latino[16]), ma anche – per parte di padre - siciliano - ispano-moro-arabo-greco -;

0.1.2.3.5.11.        e la storia della icemoney, meridionalizzandosi, si sarebbe spostata, in Italia per sviluppi forse decisivi.

 



[1] Ho ripreso il nome ‘Schwanenberg’ dalla letteratura su G., ma contesto la sua localizzazione in Baviera, perché mi risulta sita nel Nordrhein-Westfalen, tra Düsseldorf ed il Belgio, zona effettivamente assai ricca di carbone; poiché, come da comma 4.1.3. nota 7, ho appreso anche di esperimenti di Hans TIMM (*) già durante la vita di Gesell, e di altri (?) suoi Wära nonché di un suo esperimento del 1931, a Schwanenkirschen (questa sì in Baviera, a nord-est di Monaco, ad una trentina di km. dal confine austriaco, ritengo che si sia fatta un po’ di confusione geografica, causa la grande somiglianza dei nomi delle due cittadine. (*) In precedenza stretto collaboratore di G., sostituì il defunto Landmann nella curatela della settima edizione di NWO e poi anche dell’ottava.

[2] Questo termine non è geselliano; TIMM lo presenta come una specie di contraction tra i termini 'Ware' = ‘merce’ e ‘Währung’ = ‘valuta, denaro’, col significato quindi degli orribili italiani ‘denmerce’ o, peggio ancora, ‘merden’

[3] Diritto di battere moneta.

[4] È il fiume locale; pochi sanno che Chaplin – riuscito a far sganasciare dalle risa tutto il mondo con quel ‘Il grande dittatore’ e quell’azzeccatissimo nome ‘Adenoid Hinkel (*)’ e che del film fu soggettista, sceneggiatore, interprete e regista - era più vecchio solo di quattro giorni (essendo nato il 16/04/1889); quindi non ne condivideva solo il baffetto a mosca, ma anche l’oroscopo di eccellenza, fortunatamente per lui rivolto al positivo: è un vero peccato che lo scambio di persone con cui finisce lo splendido film non sia realmente avvenuto!!! (*) traducendo, all’incirca‘Adenoide Zoppica’ (hinken= zoppicare).

[5] 'Das experiment von Wörgl' = 'L’esperimento di Wörgl', non mi risulta tradotto in italiano; reperibile sul sito 'www.geldreform.de/'

[6] L’equivalente del nostro sindaco.

[7] Valuta austriaca dell’epoca.

[8] In tedesco 'brechen' significa 'rompere, spezzare'

[9] Nel 1836, nel forte di Alamo i Messicani del generale Santa Anna imbottigliarono e massacrarono duecento coloni americani (tra cui il famoso Davy Crockett), che però poi vinsero quella guerra, sotto la parola d’ordine di ‘Ricordatevi di Alamo!’ ed ottenendo il Texas…… Ricordatevi di Alamo, …..ricordatevi di Pearl Harbour, ……..ricordatevi delle Twin Towers …………che mancanza di fantasia!!

[10]inglese = ‘vita strenua’ riferimento al bel discorso di Th. Roosvelt, parente e predecessore di Fr.D.R. nella presidenza USA, appunto invitante gli Americani a sceglierla.

[11] ancorché sia praticamente eguale a quello da me proposto per la mia e.icemoney (vedi commi 4.1.5.i. - 4.1.6.i), si comprenda l’enorme differenza concettuale che li differenzia: la mia fiscalità monetaria agita lo spauracchio di quell’enorme squagliamento, dentro l’e.icemoneycomputer personale, perché ha bisogno di acquisire al più presto le operazioni contabili effettuate per poi tassare molto più blandamente la giacenza media annua, e non appena depositata la e.icemoney non si squaglia più né contro il privato né contro la banca; nell’esperimento americano, invece, essa si squagliava davvero ed un simile prelievo era insopportabile soprattutto per le banche, ma poi anche per il cittadino, così spinto a rifiutarne quell’accettazione che invece ci sarebbe certamente stata con un montante di decumulo fino al 10-12% annuo.

[12] Già emigrato negli Stati Uniti, il grande fisico ricordò Gesell, che aveva conosciuto ed apprezzato in Svizzera, con insolita freddezza, diplomaticamente (del resto non poteva dimenticarsi che in Usa vien fatto giurare persino ai poliziotti di tutelare la proprietà privata e che quindi sarebbe stato disdicevole, per un tedesco ospite, pronunziarsi contro le istituzioni dell’ospitante). Queste le sue parole: "Ho sempre apprezzato la chiarezza dell’esposizione di Silvio GESELL. L’introduzione di un denaro che non si lasci accumulare, farebbe pervenire ad una forma di possesso immobiliare più naturale (N.d.T. 'wesentlicher' = forma comparativa di 'naturale, reale, essenziale, ma anche indispensabile', anche se, per le suesposte osservazioni, non oserei certo tradurre 'proprio più indispensabile', dato che E., a mio giudizio, ha voluto decisamente mantenersi equivoco)."

[13] Non Satyendra, famoso fisico che ricavò statisticamente quella legge di distribuzione dei fotoni, che nessuno volle pubblicargli sino all’interessamento, in suo favore, di Einstein (talché tale legge è attualmente chiamata di Bose-Einstein), ma Subbas Chandra (1897 - 1945), amico e collaboratore di Gandhi, lungamente sia Sindaco di Calcutta che Presidente del Congresso Indiano; queste le sue memorabili parole: "Noi non siamo tenuti a seguire gli insegnamenti della precedente generazione riguardo alla proprietà agraria ed al denaro, su cui stanno pervenendo nuove indicazioni, in primo luogo quelle sviluppate da Silvio Gesell. La nuova India libera non sarà un paese di capitalisti, di grandi possidenti e caste, ma una vera democrazia, sociale e politica". (trafiletto senza data da 'Libertà ed abbondanza', Los Angeles)

[14] economista svizzero, ultimo discendente dalla famiglia dei due famosi fisico-matematici.

[15] Chiara e voluta reminiscenza dell’incipit del 'Manifesto del partito comunista' di Marx-Engel

[16] la madre di Gesell era una vallona, cioè una belga francofona.