1.4. Influenza economica dei costi di trasporto su salari e rendita agraria

 

SINTESI : 1.4.1.i : una fondamentale grandezza economica, il reddito colonico; 1.4.2.i : Le spese di trasporto e la loro influenza; 1.4.3.i : qualche esempio numerico ed una legge generale per l’economia agraria.

 

1.4.1.                       UNA FONDAMENTALE GRANDEZZA ECONOMICA, IL PROFITTO COLONICO.

 

1.4.1.1.      Abbiamo visto, nel capitolo precedente, come il reddito di lavoro, ricavabile in patria su uno jugero[1] della terra più AVARA ed INGRATA

1.4.1.1.1. (desertica, palude e brughiere o, all’estero, anche di buona qualità ma lontana dai mercati, e che d’ora in poi chiameremo brevemente 'reddito colonico'),

1.4.1.1.2. sia un’importante 'ordine di grandezza', determinando le aspettative MINIME del redditto di lavoro.

1.4.1.1.3. Nel capitolo precedente, abbiamo infatti visto come esso praticamente determini il canone d’affitto agrario, in base all’equazione 'canone annuale di uno jugero = provento di lavoro meno reddito colonico',

1.4.1.1.4. (Infatti, poiché nessun inquilino si accontenterebbe di un reddito minore - altrimenti farebbe il dipendente - il proprietario, nella determinazione del canone, suo malgrado e del tutto malvolentieri, ma deve consentirgli quell’ordine di grandezza di reddito.)

1.4.1.2.      Ma non finisce qui : poiché un proprietario-coltivatore diretto certo non si rassegnerà, per ogni suo jugero, a conseguire meno di quanto non gli renderebbe l’affitto,

1.4.1.2.1. il reddito colonico, in pratica, determina anche la 'parte salario', erogabile, in un’azienda agraria, per la mano d’opera addettaci,

1.4.1.2.2. perchè tanto maggiore esso sia, tanto maggior salario potrà richiedere un bracciante, sotto la minaccia di trasformarsi in colono (chiariremo tale possibilità nel seguito).

1.4.1.2.3. Infatti, al crescere del reddito colonico, la minaccia di un’emigrazione di massa diventa sempre più utilizzabile nella trattativa salariale,

1.4.1.2.4. anche se - per esempio nel caso di padri con famiglia numerosa - essa sia, in realtà, scarsamente credibile, ben sapendo il proprietario terriero che alle parole non potrebbero seguire i fatti.

1.4.1.3.      Ma, per ottenerne il risultato auspicato, è sufficiente, che sia l’emigrazione giovanile a creare una penuria di manod’opera, di cui anche i loro padri potranno così avvantaggiarsi :

1.4.1.3.1. nel complesso non è infatti davvero importante che si emigri, quanto di poterlo fare e che un certo numero lo faccia[2].

1.4.1.3.2. Essendoci così consapevolizzatici dell’estrema importanza del reddito colonico, potremo meglio capire come, al suo variare, ci saranno ripercussioni anche su affitti e salari agricoli (ma non solo su quelli, come vedremo).

1.4.1.4.      Ci ripromettiamo ora di studiarne le circostanze che lo influenzano, trattando in questo capitolo le importantissime spese di trasporto, nel successivo la non meno determinante 'qualità della vita',

1.4.1.5.1. ma poi rimandando al 9° 'progressi tecnici’ed al 10 capitolo 'ricerche scientifiche', dovendo usufruire di quelli intermedi per ampliare il tema.

1.4.2.           LE SPESE DI TRASPORTO E LA LORO INFLUENZA.

1.4.2.1.      La distanza, tra il suolo sito allo sprofondo ed i luoghi di possibile mercato, determinando i costi di trasporto, sarà uno dei capisaldi della nostra ricerca,

1.4.2.1.1. come qui, in patria, già annunzia la sensibile differenza di prezzo tra un suolo vicino alla città ed uno altrettanto buono ma distante : da cos’altro potrebbe dipendere ciò?

1.4.2.1.2. A conferma di questa intuizione, vediamo il caso, più macroscopico, di una regione cerealicola nel centro del Nord-America, dove ancora oggi si trova a disposizione terra libera, equivalente a quella migliore della patria,

1.4.2.1.3. ma da cui, dopo la raccolta sul campo, bisognerà trasportare i cereali su stradacce senza fondo, fino alla più o meno lontana ferrovia, che poi li scaricherà a Duluth [3];

1.4.2.1.4. da cui il trasporto viene assicurato da chiatte sino a Montreal[4], poi da piroscafi atlantici sino a Rotterdam[5], poi di nuovo chiatte, lungo il Reno, fino a Mannheim [6], e poi ancora via treno verso i mercati di Strasburgo [7], Stoccarda [8] o Zurigo [9].

1.4.2.1.5. Eppure il suo prezzo, in questi mercati e dopo il pagamento dei diritti doganali d’importazione, dovrà essere NON SUPERIORE a quello del grano cresciuto sul posto, malgrado il viaggio interminabile e costoso :

1.4.2.1.6. e solo la differenza tra il prezzo di mercato e tutte queste spese di trasporto, carico-scarico, assicurazione, provvigioni, dogana, interessi sull’anticipazione di denaro, costo dei sacchi ecc.ra, ulteriormente diminuito dei costi di coltivazione, sembra essere il reddito colonico.

1.4.2.1.7. Sembra, perchè per il nostro colono, delle spopolate lande di Saskatchewan [10], non è per niente finita, dato che questa somma, previa trasformazione in generi di consumo,

1.4.2.1.8. tipo sale, zucchero, stoffe, armi da fuoco, attrezzi, libri, caffé, mobilia ecc., è ancora soggetta ai costi del viaggio inverso; e solo quando essa sia finalmente arrivata nella sua casa il colono potrà finalmente dire: "Ecco il mio lavoro!";

1.4.2.1.9. (sempre che egli non abbia preso in prestito i soldi necessari, per l’emigrazione e le coltivazioni, nel qual caso dovrà anche tener conto anche degli interessi su quel capitale, cosa che sarebbe sempre meglio fare anche lavorando con capitale proprio).

1.4.2.2.      La suesposta descrizione avrà dunque definitivamente chiarito come questo benedetto reddito colonico sia notevolmente dipendente dalle spese del trasporto.

1.4.2.2.1. Con riferimento ai valori riportati nella terza riga della tabella del comma 1.4.3.1.c), per il trasporto da Cicago [11] a Liverpool [12], dal 1873 al 1884 si è verificato un risparmio di dm. 43 per ogni tonnellata di frumento, circa 1/6 del prezzo d’allora ed 1/4 di quello odierno.[13]

1.4.2.2.2. Ora, i cereali erano un prodotto di lavoro, mentre 240 d.m. per tonnellata ne sono il provento e quindi, in definitiva, la diminuzione dei noli si risolve in un vantaggio per il reddito colonico.

1.4.2.2.3. Ora, poichè l’operaio tedesco, per alimentarsi col frumento nordamericano, deve contraccambiarlo con i suoi prodotti, che quindi si avviano verso il Canada, soggiacendo nuovamente a spese di trasporto,

1.4.2.2.4. apparentemente un risparmio su di esse dovrebbe avere un effetto doppio in favore del reddito colonico; ma ciò si verifica solo in un breve transitorio e non più nei tempi lunghi,

1.4.2.2.5. perché, nei nostri conti dovremo tener conto delle ripercussioni, sui salari tedeschi, di questo aumento del reddito colonico, cioè, in pratica, dell’automatica reazione del sistema economico tedesco al disturbo, apportato al precedente equilibrio :

1.4.2.2.6. si verificheranno numerose oscillazioni d’assestamento, ma possiamo tranquillamente prevedere che, a equilibrio nuovamente ripristinato, il risparmio – teoricamente conseguito dal produttore - risulterà grossomodo equamente diviso :

1.4.2.2.7. una metà ad effettivo vantaggio del colono, mentre l’altra metà avrà provocato un aumento dei salari in Germania,

1.4.2.2.8. perché, come vedremo, un aumento del reddito colonico, innesca un movimento ascensionale di ampie dimensioni, che dapprima coinvolge il salario agricolo, ma poi anche quello industriale,

1.4.2.2.9. prima di tutto perché il lavoratore industriale altrimenti si riconvertirebbe in agricolo e subordinatamente perchè il colono è in grado di pagare prezzi più alti, per i suoi acquisti (generalmente prodotti industriali) :

1.4.2.2.10.           così la legge di libera concorrenza coinvolge, nel vantaggio, un po’tutti, esattamente come avviene quando i miglioramenti tecnologici riducono i costi di produzione (vedi, nel seguito, il caso della macchina a vapore).

 

1.4.3. QUALCHE ESEMPIO NUMERICO ED UNA LEGGE GENERALE

 

1.4.3.1.      Anche qui di nuovo varrà la pena di qualche schematico esempio numerico (di cui non si garantisce sempre la perfetta corrispondenza alla realtà[14]),

 

1.4.3.1.1. ma fatto solo per comprendere l’influenza d’un cambiamento dei costi di trasporto sul reddito colonico, e conseguentemente su redditi agrari e salari; supporremo costantemente :

1.4.3.1.1.1.           che il prodotto di lavoro sia frumento, ottenuto da uno jugero, in ragione di 10 ton., quotato, a Mannheim sempre 250 dm/ton.;

1.4.3.1.1.2.           che il provento (denaro) in Germania venga speso nell’acquisto di beni di consumo da trasportare in Canada, e quindi nuovamente soggetti a spese di trasporto,

1.4.3.1.1.3.           però supposte un po’minori dell’andata perchè, trattandosi di prodottti industriali, a parità di valore dovrebbe esserci un assai minor peso (circostanza però non valida per l’assicurazione);

PROFITTI DI UN COLONO CANADESE (nel Saskatchewan) in termini reali

 ANNO

D E S C R I Z I O N E | VALUTA

1873
d.m.

1884
d.m.


%

(Costi di trasporto a tonnellata)[15]

67,00

24,00

-34,3%

Dieci ton. Frumento vendute a Mannheim a d.m. 250/ton.

 

2500,00

 

2500,00

 

0%

Trasporto ecc.ra dei cereali

-670,00

-240,00

-34,3%

Minusvalenza dell’acquistabile per il già avvenuto aumento dei prezzi industriali (34,3%/11x 10)/2 x (2.500-240)=

 

 

 

-352,00

 

 

-17,2%

Tasporto ecc.ra dei beni di consumo

-350,00

-180,00

-34,3%

PROFITTO DI LAVORO

1.480,00

1.728,00

+16,76%

 Spartizione del provento di 2500 d.m. di cereali, prodotti in Germania


2.500,00


2.500,00

 

Per il lavoro agricolo circa

1.500,00

1.700,00

+13,00%

Per la prorietà agraria circa

1.000,00

800,00

-20,00%

 

1.4.3.1.1.4.           Nel complesso, in conseguenza della diminuzione delle spese di trasporto, il reddito colonico è aumentato (in termini reali) a 1728 d.m.,

1.4.3.1.1.5.           trascinando con sè, al rialzo, i salari agricoli tedeschi (ma anche gli industriali) e contemporaneamente riducendo i canoni agricoli, a danno degli agrari,

1.4.3.1.1.6.           tanto che - se nel 1873, in Germania, sul provento di dieci 'tonnellate di terra’cerearicola[16], d.m. 1500 circa andavano al lavoro e 1000 alla proprietà - nel 1884 le cifre sono variate rispettivamente a 1700 ed 800.

1.4.3.2.      Da tutto ciò possiamo ricavare un’altra legge empirica d’economia agraria : le variazioni delle spese d’importazione del prodotto agricolo, in Germania si ripercuotono in modo direttamente proporzionale sui canoni d’affitto, mentre inversamente sui salari;

1.4.3.2.1. ovvero : gli aumenti dei noli, ed i dazi protezionistici contro i coloni, rallegrano il proprietario terriero tedesco, per cui sono titolo di profitto e corrispondente aumento di rendita[17].



 

[1] N.d.t. : la misura agraria tedesca 'Morgen’= 'mattina’ma anche 'jugero’non ha traduzione possibile in italiano, non indicando una precisa quantità di suolo (tipo le nostre ara, centiara, ettaro), ma quella generica che assorbe, richiede il completo 'lavoro di UN contadino'; si tratta pertanto (come l’altra 'Tagwanne’= 'giorno-catino', ma nel senso di 'contenuto in un giorno') dell’impiego, improprio, di un’unità di lavoro per misurare una superficie e, come possiamo facilmente immaginarci è stata una quantità assai variabile, a seconda dei tempi e del tipo di lavorazione (zappatura, aratura, ecc.ra; nell’impero romano era generalmente pari ad un quarto di ha., cioè 2500 mq.) e dei tipi di culture; può trovare traduzione solo nel disusato e latino 'jugero’(etimologicamente appunto 'quantità di terra che viene gestita (jugumgero) da un contadino') o con le unità agrarie siciliane 'salma’e 'tumulo', dove, in clima di nero pessimismo, con il nome non si era tanto voluto affermare che quella superficie avrebbe 'sostentato’un coltivatore e la sua famiglia, quanto invece che lo avrebbe 'fatto morire’di sudore e di pizzichi!

[2] La grandissima interdipendenza tra salario ed emigrazione (o libero spostamento per lavoro) è ben descritto nelle seguenti righe, da un discorso del Presidente Wilson del 20 Maggio 1918 : "Quando il nostro Ministro della Difesa era in Italia, da alcuni colleghi del Governo italiano gli vennero ricordate le numerose ragioni d’amicizia, esistenti tra Stati Uniti ed Italia, facendogli notare quanto segue : "Faccia una constatazione interessante salendo su un qualsiasi convoglio di nostri soldati e chiedendo loro, in inglese, se qualcuno di loro sia stato in America : resterà stupito!"‘ Il nostro ministro eseguì, dovendo subito prendere atto che più della metà dei soldati lo capivano, perchè erano reduci dall’ America"; in realtà, il loro tenore di vita, da emigrati, non era migliorato sensibilmente, anche perchè, da poveri diavoli, in America erano stati sbattutti da una parte all’altra ed in tutti lavori peggiori e più umilianti; se i canoni agrari italiani li avevano cacciati dall’Italia, quelli americani li avevano fatti rimpatriare! E se Wilson, ad effetto e demagogicamente aggiunse: "Un cuore americano dunque palpita in questo esercito italiano!" noi invece ben sappiamo che quegli emigranti, smoccolavano e maledicevano sia lasciando la patria che dovendoci tornare!

[3] N.d.t. : cittadina del Minnesota (US) sita all’estremo ovest del Lago Superiore e, alla fine del 19° secolo, punto d’imbarco dei cereali per sfruttare la navigazione lacustre (attraverso i Laghi Superiore ed Huron) per l’avvicinamento all’Atlantico.

[4] N.d.t. grande porto del Quebec (Ca), sito alla stessa latitudine della capitale, Ottawa, in fondo ad un estuario ad imbuto sfociante nell’Oceano Atlantico.

[5] N.d.t. Grande città e porto Olandese all’estremità dell’estuario del Reno, punto di sbarco dei cereali nord americani per il successivo inoltro fluviale verso più paesi europei.

[6] N.d.t. : cittadina del Baden-Württemberg, terminale della navigazione fluviale cerealicola per Germania, Austria, Svizzera, Liechtenstein, Cecoslovacchia, Romania ed Ungheria.

[7] N.d.t. : cittadina del sud-est della Francia quasi al confine con la Germania.

[8] N.d.t. : 'Stuttgard', nella Germania sud-centrale, capoluogo del Baden-Württemberg, grande porto fluviale sul Neckar.

[9] N.d.t. : capitale della Svizzera, nell’omonimo cantone e sull’omonimo lago.

[10] N.d.t. : scritto /e per ben tre volte) 'Sascachevan', deve intendersi per 'Saskatchewan', regione del Canada centrale.

[11] N.d.t. : 'Chicago', grande (la seconda, per popolazione) città USA, nell’Illinois, e grande porto commerciale sul lago Michigan, nel suo tratto di sud-ovest.

[12] N.d.t. : città dell’Inghilterra centrale e grande porto commerciale sul mare d’Irlanda.

[13] Ma la distanza Chicago-Liverpool è minore del viaggio Sascachevan-Mannheim, quindi, in proporzione, nel nostro caso sarà un po’maggiore questo risparmio, prodotto dalla flessione dei noli.

[14] N.d.t. : ho inserito questa precisazione perchè il conteggio della tabella è palesemente e logicamente FORZATO, in quanto nel 1884 il frumento avrebbe dovuto avere un maggior valore, proprio a causa delle asserzioni precedenti.

[15] Tratti dal 'Dizionario di Statistica’di MULHALL

[16] Misura agraria danese corrispondente a quella superfice agraria che, assai variabile, da luogo a luogo, in funzione della qualità della terra, produce una tonnellata di frumento

[17] N.d.t. : Il sottile filo che unisce redditieri e petrolieri e che altrimenti sarbbe ben difficilmente visibile!